PREMESSA

Latina è una città giovane, dopo una fase iniziale di forte sviluppo, fino agli anni novanta, ha sperimentato la necessità di cambiare prospettiva per essere al passo con i grandi cambiamenti di fine secolo.

Il rinnovamento fu però bloccato agli inizi degli anni 2000 da una classe politica che, invece di pensare allo sviluppo organico della città, privilegiò il perseguimento di interessi particolari, con una serie di operazioni edilizie che stravolsero l’assetto della città, condite da alcuni progetti faraonici che erano insostenibili e che infatti fallirono miseramente.

Le lotte intestine tra i partiti di centro destra portarono a due commissariamenti e regalarono montagne di debiti e di contenziosi, di cui ancora oggi paghiamo le conseguenze, basti pensare alle decine di milioni di euro di debiti fuori bilancio ed al mutuo di 36 milioni che il commissario Barbato dovette fare per evitare il dissesto finanziario nel 2016.

L’amministrazione attuale vinse le elezioni promettendo un forte cambiamento, ma non è stata in grado di dare un chiaro impulso di sviluppo e Latina è ancora bloccata. In aggiunta a ciò, le trasformazioni epocali degli anni duemila hanno ulteriormente cambiato il contesto politico, economico e sociale: la globalizzazione, I’ avvento di internet, la revisione della costituzione in senso federalista, l’incremento dei fenomeni migratori, i cambiamenti climatici e in ultimo la pandemia rendono obbligatorio ideare e realizzare nuovi modelli di sviluppo per la città, non più ancorati a paradigmi statici, bensì a sistemi flessibili in grado di integrare la complessità e il cambiamento continuo.

Ciò comporta ripensare la città in modo assolutamente nuovo, scevro da interessi particolari, nonché in una prospettiva dinamica e programmatica al tempo stesso.
Noi riteniamo che non sia più sufficiente avere “buone intenzioni”, occorre piuttosto saper programmare e realizzare pragmaticamente l’idea di sviluppo con le persone giuste al posto giusto.

LATINA DEVE RIPARTIRE, SUL SERIO!