Rilancio della marina di Latina puntando sulla destagionalizzazione, uscendo dallo schema riduttivo dei soli mesi estivi, per creare un’area di sviluppo che preveda azioni per sfruttare il periodo da Aprile ad Ottobre:
1) Fruibilità del lido, con la pedonalizzazione del lato destro (A) e la revisione della rete stradale di accesso completando il progetto di via Massaro, sviluppando l’escursionismo con piste ciclabili e sentieri sul lato sinistro (B), progettando una mobilità sostenibile con mezzi pubblici collegati ad aree di scambio con il mezzo privato;
2) destagionalizzazione, valorizzando le Terme di Fogliano come fulcro di attrattiva per benessere, punto di riferimento per i servizi a supporto dell’escursionismo ed alle attività sportive, HUB di viabilità sostenibile (ciclabilità, navette elettriche per lato A e B);
– Borgo Grappa per la diportistica completando il progetto del porto canale di Rio Martino, realizzando i collegamenti ai sentieri escursionistici ed alle piste ciclabili del lato B del litorale;
– Borgo Sabotino su cui è fondamentale definire il corretto utilizzo del territorio sia dal punto di vista turistico che residenziale, dove a seguito della forte urbanizzazione serve una regia anche per indirizzare gli interventi di riqualificazione degli abusi del passato.
3) Sbloccare l’iniziativa privata, potenziando l’ufficio di piano, in modo da poter rivedere la programmazione delle zone interessate con parametri coerenti con la normativa regionale e ponendo le basi per neutralizzare gli effetti degli annosi contenziosi in atto. Utilizzare lo strumento degli accordi operativi, già ampiamente utilizzati in altre regioni italiane, per valorizzare le aree con un potenziale di sviluppo, contemperando l’interesse pubblico con l’iniziativa privata in modo da tutelare il territorio e offrire opportunità di investimento ai capitali privati.
4) Rivitalizzare il commercio al dettaglio, valorizzando il centro città con una zona commerciale associata a aree di passeggio e di attrattiva culturale, ad esempio con un bando per la gestione degli eventi che consideri lo spazio del centro storico come se fosse un teatro all’aperto, con strutture predisposte per accogliere gli eventi.
Riqualificazione del Mercato annonario (vendita di prodotti tipici locali e agro-alimentare a Kilometro zero associato a degustazioni), Attività commerciali polivalenti che uniscano commercio ed attività ricreativo-culturali;
5) Creare spazi dedicati allo sviluppo di attività imprenditoriali per i giovani, che siano luogo di scambio con il tessuto produttivo e della formazione sia universitaria che scolastica, riqualificando edifici oggi in disuso. Priorità alla riqualificazione dei quartieri, rendendo fruibili gli edifici pubblici già a patrimonio dell’ente, invece di spendere risorse per acquisirne altri.
ATTIVITA’ PRODUTTIVE E OCCUPAZIONE
Focus sulla situazione attuale
Premessa
Un progetto di crescita della città deve necessariamente essere coerente con le caratteristiche peculiari, la storia e la vocazione del territorio. Allo stesso tempo tale progetto deve stimolarne la competitività e la capacità innovativa, in ambito economico, sociale e culturale, disegnando un futuro possibile pur non ignorando le criticità e le debolezze che caratterizzano il territorio. Noi abbiamo una visione chiara per il rilancio dell’economia della città, ma i progetti e le idee da soli non bastano, occorre dettagliare il «perché», il «come» e il «cosa» attraverso piani di lavoro ambiziosi e allo stesso tempo realistici, considerando che alle cause strutturali di cui sopra, vanno sommate le cause congiunturali, non ultima la pandemia che solleciterà nuovi modelli sviluppo basati su competenze technology based.
Analisi del contesto socio-economico attuale
La Latina che vorremmo: sviluppo economico e visione della città
La visione della città che proponiamo è finalizzata all’aumento della qualità della vita per i cittadini, anche grazie ad un incremento delle attività socio-economiche combinata con la tutela del territorio.
Ciò comporta riposizionare la città all’interno delle attuali traiettorie economiche, sociali e culturali consentendole di giocare un ruolo da protagonista nello scenario regionale e nazionale. La città che vorremmo è dunque una città “connessa” nel senso più ampio, ma anche una città organica, in grado di mettere in sinergia le vocazioni delle zone già delineate dal precedente sviluppo territoriale: La Marina per il turismo, l’area pedemontana per i sistemi produttivi e al centro la città con i servizi ed il commercio.
Si tratta di un progetto di medio-lungo termine che vede una Amministrazione che attivamente si metta al fianco delle Imprese e di tutti gli attori – tra cui Università, ITS, Centri di ricerca, Enti di formazione, investitori in grado di partecipare al nuovo corso, di trarne vantaggio e di condividerne le ricadute di ogni tipo.
Il progetto di rilancio
Un piano di rilancio per Latina deve essere guidato da una visione strategica che risponda a delle domande semplici ma cruciali quali: perché la città esiste? Quali condizioni guidano la localizzazione di imprese e famiglie? quali vantaggi o benefici vengono rilasciati alla comunità e agli attori economici dal territorio e dalle sue infrastrutture? Rispondere a queste domande significa, ancor prima di parlare di singoli progetti, spiegare e immaginare quale è il modello di economia urbana verso il quale orientare la città. Alcuni dei punti fondamentali sono:
Cosa dovrebbe fare l’Amministrazione
Ciò potrà avvenire intervenendo su più fronti a seconda della competenza, ovvero sollecitando Regione e Ministero in tutti i tavoli istituzionali rispetto al raccordo delle grandi arterie che attraversano il territorio comunale, progettando a livello locale le viabilità verso le grandi infrastrutture, come già delineato nella sezione dedicata alla mobilità.
La logistica deve avere un HUB intermodale, quale componente di competitività per le nostre imprese, su questo fronte occorre recuperare la SLM di Latina Scalo, che aveva proprio questa finalità ma alla quale è mancata una chiara prospettiva di sviluppo nello scacchiere regionale del trasporto merci, cosa che invece deve essere riproposta con forza dall’Amministrazione.
– Promuovere la cooperazione, le nostre imprese devono essere affiancate dall’amministrazione comunale nella definizione di un piano territoriale di sviluppo che abbia come obiettivo il fare rete tra imprese ed enti territoriali, per realizzare progetti strategici, tra cui: le Terme di Fogliano, il Mercato annonario, l’e-commerce a KM zero.
– Favorire il trasferimento tecnologico e delle competenze grazie al connubio tra innovazione, ricerca e formazione a tutti i livelli, per affrontare la competizione sono necessari conoscenza, competenze ed investimenti che spesso le PMI non sono in grado singolarmente di mettere in campo.
– Realizzare progetti di sviluppo urbanistico della città anche utilizzando/riqualificando aree e infrastrutture esistenti
Ciò potrà realizzarsi attraverso un modo nuovo e sano di intendere la relazione pubblico-privato, basato sulla co-progettazione e sulla valutazione di impatto sociale, che darebbe un forte impulso al settore dell’edilizia, utilizzando strumenti contrattuali in grado di pianificare e valutare le ricadute progettuali nel breve, nel medio e nel lungo termine in un clima di collaborazione, legalità e tutela dell’interesse pubblico.
Grande attenzione va data alla valorizzazione delle risorse paesaggistiche e culturali per incrementare il turismo, così come alla riqualificazione del centro storico per rilanciare il commercio al dettaglio, come già indicato nella paragrafo di sviluppo economico dell’Urbanistica.
Ciò potrebbe avvenire sollecitando il potenziamento della ricerca e della formazione che caratterizzano l’offerta formativa che insiste sul territorio comunale per colmare il Gap attuale tra domanda e offerta di lavoro, nonché del gap stimato per i prossimi 3-5 anni (Excelsior 2021).
Le leve per lo sviluppo delle competenze nel territorio:
– Dottorati comunali previsti per le sole aree interne limitrofe al territorio comunale;
– Potenziamento del sistema ITS locale che ha una programmazione di natura regionale, anche attraverso l’apertura di un tavolo di confronto con la regione sulle tematiche e sugli ambiti legati all’alta formazione professionalizzante;
– Allineamento dei percorsi universitari e della ricerca sulle tematiche scientifiche e tecnologiche;
– Strutture condivise tra imprese-Università (Industry Park).
La competenza delle politiche per il lavoro è della Regione ma il Comune può, attraverso l’iscrizione all’Albo nazionale delle agenzie per il lavoro, partecipare alla Rete Nazionale dei servizi per le politiche del lavoro, agendo da protagonista sul territorio in questo ambito cruciale per lo sviluppo dell’occupazione.
Il Comune deve promuovere in stretta collaborazione con tutti gli attori in campo (Centro per l’impiego, agenzie di lavoro private, associazioni di categoria in rappresentanza delle categorie produttive), il raccordo tra le esigenze delle attività produttive del territorio e quelle di orientamento al lavoro di giovani e disoccupati, rimuovendo gli ostacoli che limitano il pieno sviluppo dell’occupazione femminile.
Le nostre proposte:
– Potenziamento dello sportello «Informagiovani», per offrire un servizio di orientamento professionale ed efficace, in sinergia con la rete dei servizi per il lavoro e le aziende del territorio, che diventi il punto di raccordo di tutte le informazioni attinenti al mondo del lavoro, università, ricerca, formazione e innovazione.
– Rafforzamento della collaborazione tra le scuole del territorio e il Comune per la definizione di percorsi di orientamento finalizzati a sostenere i ragazzi e le ragazze nella transizione tra scuola e mercato del lavoro.
– Potenziamento dell’offerta dei servizi per la prima infanzia (0-3 anni) per incentivare l’aumento del tasso d’occupazione femminile, con l’introduzione di asili nido diretti, convenzionati o aziendali (in collaborazione con le aziende del territorio). Per contrastare la povertà educativa è necessario estendere l’offerta del servizio, garantendone l’accesso a tutti i bambini – a prescindere dal reddito familiare.
– Sportello per le imprese, l’informatizzazione del SUAP mostra come la digitalizzazione da sola non è sufficiente per dare un servizio efficiente alle imprese, occorre dotare gli uffici di personale con competenze pluridisciplinari e dare consulenza all’impresa per districarsi nella burocrazia e velocizzare le loro richieste;
– Sostegno alla co-progettazione pubblico privato per incentivare le imprese a cogliere le opportunità di una sana collaborazione con gli enti pubblici è necessario definire delle modalità di cooperazione inseriti nella pianificazione strategica del Comune di Latina, solo con una prospettiva chiara possiamo attirare gli investitori;
– Utilizzare gli strumenti della valutazione di impatto sociale per semplificare la relazione pubblico-privato, nonché per monitorare progetti.
Sostieni la nostra campagna elettorale con una donazione, aiutaci a far ripartire Latina.